Tutt’altro che comparse

Il Lokomotiv non ci sta ad essere la vittima sacrificale del gruppo A

Buona partenza per il Lokomotiv, capace di agguantare un punto nell’insidiosa trasferta sul campo del Salisburgo. I Ferrovieri hanno dimostrato di non essere affatto la cenerentola designata del girone, anche se ora il livello di difficoltà si alzerà in maniera esponenziale: martedì, infatti, a Mosca arriverà la squadra detentrice della Champions League, il Bayern Monaco.

Dopo due campagne europee decisamente negative (soprattutto la prima per qualità delle avversarie) il Lokomotiv si è presentato a Salisburgo con poche aspettative. Il raggruppamento non sembra poter lasciare spazio a grossi capovolgimenti nelle gerarchie determinate dal valore oggettivo delle formazioni e lo sconquassamento estivo ha minato diverse certezze della società moscovita. Quella in Austria è stata la prima partita della storia dei Ferrovieri in Champions League senza Yuri Semin ma, paradossalmente, liberati dalla pressione gli uomini di Nikolic hanno disputato una gara consistente. Non sono mancati gli errori, avrebbero potuto perdere, però il Lokomotiv se l’è giocata e, a livello europeo, questo può essere un punto di partenza rilevante.

Il Salisburgo è l’avversario più abbordabile dell’autunno internazionale, anche se sulla carta resta comunque davanti al Lokomotiv. Buonissima esperienza in queste competizioni, tanto talento e qualità offensive adatte per mettere in difficoltà la retroguardia russa. Nikolic ha avuto il merito di entrare in punta di piedi nella nuova dimensione, senza volere a tutti i costi essere meglio del suo predecessore. Farlo, in ogni caso, sarebbe stato impossibile e il tecnico serbo ha preferito lavorare col materiale a disposizione, evitando proclami improvidi vista l’acredine di parte della tifoseria. Non ha mosso le ruote principali degli ingranaggi, quali ad esempio Corluka e Krychowyak, allestendo intorno una formazione che potesse dare spazio anche a qualche giovane. E gli acquisti più recenti, Kamano e Ze Luis, possono conferire nuova linfa ad un attacco spesso sterile.

L’esordio in terra austriaca lo si può riassumere paragonandolo a una sfida di scacchi. Dopo il vantaggio di Eder il tecnico statunitense Marsch ha modellato una nuova versione della sua squadra, completando la rimonta a cavallo dell’intervallo. In quel momento Nikolic non si è tirato indietro, ha effettuato quattro sostituzioni in sette minuti togliendo un impalpabile Smolov e inserendo Lisakovich. Il bielorusso, al debutto assoluto in Champions League, non ha deluso e ha regalato un prezioso punticino per provare ad ambire al terzo posto. Certo, le prossime avversarie, Bayern Monaco e Atletico Madrid, rendono più complicate le possibilità di proseguire la striscia di risultati utili aperta a Salisburgo. La formazione sponsorizzata dalla Red Bull, alla vigilia, non aveva brillato per umiltà, definendo il Lokomotiv semplicemente “di passaggio” nel torneo. La prima tappa del viaggio del treno moscovita, a conti fatti, non è andata così male: l’augurio è che nella volata per l’Europea League le ruote ferrate abbiano la meglio sui cavalli della stessa Red Bull.

RED BULL SALISBURGO-LOKOMOTIV MOSCA 2-2

SALISBURGO (4-4-2): Stankovic, Vallci, Ramalho, Wober, Ulmer, Mwepu, Camara 28′ st Okugawa), Junuzovic (39′ st Okafor), Szoboszlai, Koita (8′ st Berisha), Daka. (Miguel, Walke, Onguene, Farkas, Kristensen, Solet, Ashimeru). All. Marsch
LOKOMOTIV (4-4-2): Guilherme 7, Zhivoglyadov 6, Corluka 6,5, Murilo 6, Rybus 6, Zhemaletdinov 6 (18′ st Kamano 6), Kulikov 6,5, Krychowyak 6,5, A. Miranchuk 6,5 (24′ st Lisakovich 7), Smolov 6 (17′ st Rybchinskiy 6,5), Eder 6,5 (24′ st Ze Luis 6). (Kochenkov, Kasyanenko, Lystsov, Cherny, Silyanov, Titkov, Iosifov, Mukhin). All. Nikolic
Arbitro Serdar Gozubuyuk (Olanda)
Reti: 19′ pt Eder (L), 45′ pt Szoboszlai, 5′ st Junuzovic, 30′ st Lisakovich (L)
Ammoniti: Szoboszlai, Kulikov
Recupero 0′ e 4. Calci d’angolo 8-3. Spettatori: 3000.

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